Scegliere la miglior motosega per le proprie esigenze potrebbe sembrare all’apparenza difficile. In realtà bisogna solo conoscere alcune caratteristiche di base relative al funzionamento di tutte e tre le principali tipologie di motoseghe amatoriali o semi professionali: la motosega a benzina (con motore a scoppio), la motosega elettrica/elettrosega (con il filo da collegare alla presa da 220 volt) e la motosega elettrica con batteria (senza fili).
In questa pagina ci dedicheremo alle motoseghe con motore a scoppio.
Funzionamento delle motoseghe a benzina
Le motoseghe a benzina funzionano con un motore a scoppio diversamente da quelle elettriche che funzionano con un motorino alimentato da energia elettrica (proveniente da una batteria o direttamente dalla rete elettrica di casa). Le motoseghe con motore a scoppio sono di solito più potenti delle motoseghe elettriche a parità di prezzo e possono compiere lavori per i quali le seghe meno potenti, soprattutto quelle con batteria, possono non essere molto indicate.
Pro e contro
Vantaggi
I vantaggi di una motosega a benzina rispetto ad una motosega elettrica, oltre alla potenza cui abbiamo accennato prima che risulta superiore a parità di prezzo rispetto alle motosega elettrica, sono rappresentati da vari fattori.
In primis è da citare la mancanza del filo, qualcosa che può essere sempre di impaccio quando si va a potare un albero o una pianta. Ovviamente quest’ultima caratteristica è condivisa con le motoseghe a batteria ma la potenza erogata dalle motosega a benzina è di certo superiore.
Altra caratteristica, spesso sottovalutata, è rappresentata dal fatto che la motosega a gasolio può operare praticamente con qualsiasi condizione atmosferica: questo significa che anche se piove (ovviamente se c’è un acquazzone si eviti di pure di andare a potare) o c’è un alto livello di umidità, la motosega a benzina non risentirà molto della condizione esterna, diversamente da quella elettrica. L’unica condizione atmosferica che un modello a benzina può soffrire è la temperatura molto bassa, più che altro in fase di accensione.
Svantaggi
Anche per le motoseghe a benzina ci sono alcune caratteristiche che potrebbero non essere ben accette, in particolare da chi deve utilizzare la motosega in maniera non professionale o comunque in un ambito hobbistico. Andiamo a vedere quali sono questi che possono essere definiti come “svantaggi” se si paragonano i modelli a scoppio con quelli elettrici.
Difficoltà di utilizzo
Gli svantaggi delle motoseghe a benzina sono perlopiù correlati ad una maggiore difficoltà di utilizzo generale. I modelli a benzina possono essere infatti più pesanti e anche la modalità di accensione può risultare difficoltosa quando non si ha molta dimestichezza con strumenti del genere.
Manutenzione
Oltre alla difficoltà generale di utilizzo maggiore rispetto alle motoseghe elettriche, quelle con motore a scoppio hanno bisogno inoltre di una maggiore manutenzione. Quest’ultima è riferita in particolare alla manutenzione del motore meccanico. In sostanza si dovrà non solo rabboccare il serbatoio del gasolio ma anche quello dell’olio. Quest’ultimo serve per la catena non per il motore (l’olio per quest’ultimo è contenuto nella miscela del carburante) e quelli del tipo adatto sono facilmente rintracciabile anche on-line, per esempio su Amazon (che talvolta li suggerisce proprio sotto alla scheda prodotto della motosega).
Odori e miasmi
Inoltre le motosega a benzina, per propria costituzione, emette sempre un po’ di miasmi di scarico derivanti dall’utilizzo del gasolio per procurare l’energia necessaria al movimento della catena. Questi odori potrebbero non essere graditi anche se c’è da specificare che i modelli odierni sono migliorati tantissimo, anche per quanto riguarda il comparto hobbistico, rispetto ai decenni precedenti e non è difficile trovare, anche nella fascia di prezzo sotto ai 200 euro, modelli a benzina dalle basse emissioni.
Come acquistare la migliore motosega a benzina
Onde fare l’acquisto della migliore motosega a benzina per le proprie esigenze, che naturalmente possono essere anche diverse da quelle di un altro utente (ad esempio per contesto di utilizzo, zona di utilizzo o numero di piante/alberi da potare) sarà bene conoscere le caratteristiche di base della motosega a scoppio.
Dimensioni e peso
Le dimensioni e il peso della motosega vanno valutati attentamente. La valutazione va fatta ovviamente anche in base alla propria costituzione corporea oltre all’esperienza che già si può avere con uno strumento del genere. Se si è relativamente gracili o comunque non si ha molta forza nelle braccia, sarà dopo scegliere una motosega più leggera e comunque meno ingombrante.
Il peso di una motosega con motore a benzina può andare dai 4 fino ai 10 chili e più. Sarà dunque bene controllare questo dato nella descrizione del prodotto, in particolare se la si acquista on-line. Bisogna inoltre fare attenzione al fatto che molto spesso i venditori indicano il peso motosega escludendo il gruppo di taglio (in pratica escludendo la lama e la catena).
Potenza e cilindrata
Se per le motoseghe elettriche la potenza può essere facilmente indicata con il numero di watt che il motorino interno può utilizzare onde far muovere la catena, per le motoseghe a scoppio le cose sono un po’ più complesse. In sostanza un buon dato per verificare il livello di potenza generale di una motosega con motore a scoppio è la cilindrata.
Per quanto riguarda l’utilizzo di tipo hobbistico o comunque non professionale, una buona motosega avrà dunque una cilindrata da 30-35 centimetri cubici (indicati con cc) a salire. Sempre per quanto riguarda la potenza, possono essere presenti nella descrizione del prodotto dati più specifici, come ad esempio i kilowattora (kW) oppure i cavalli (cv). Sempre considerando una motosega non professionale, una buona potenza in termini di kilowattora può essere 1,3-1,4 kW mentre se consideriamo i cavalli una buona potenza può essere considerata 1,80-1,90 cavalli.
In generale fate riferimento a questo schema per quanto riguarda i modelli a benzina:
- 1,3-2,0 kW – Motoseghe domestiche per potature di piante o alberi di piccolo diametro
- 2,0-3,0 kW – Motoseghe semi-professionali per alberi di diametro medio o anche grande e per un utilizzo che vede più sessioni a settimana.
- Più di 3,0 kW – Motoseghe professionali per alberi di grosso diametro (con tronchi spessi anche più di 50 cm) e per un utilizzo anche quotidiano.
Altro dato che può risultare importante per valutare il livello di potenza della motosega è il numero di giri al minuto che si assesta su una media di 10.000 g/min per motori di potenza media.
Naturalmente sono molte altre caratteristiche che possono fare di una motosega a scoppio una motosega di qualità.
Lunghezza della barra
L’altra caratteristica importante da valutare è la lunghezza della barra che ovviamente determina la lunghezza di taglio. In sostanza per tronchi più grandi ci vorrà una barra un po’ più grande della media. La media, per quanto riguarda le motoseghe non professionali, può essere stabilita in una lunghezza della barra di 35-40 cm ma non è difficile trovare modelli, senza che i prezzi debbano per forza alzarsi di troppo, con una barra lunga a più di 55-60 cm.
In generale se dovete potare piante con rami non troppo spessi, vi basterà una motosega con una barra guida della lunghezza di 30 cm. Per tagliare rami più spessi (a partire dai 10 cm) e tronchi medi nonché la classica legna da ardere, comincerà risultare utile una motosega con barra da 40 a 45 cm. Per tocchi grossi (da 30 cm in su), sarà bene procurarsi una motosega con barra da 45-50 cm in su.
Tenere di conto che più lunga è la barra, più potente di solito deve essere il motore (può superare facilmente anche gli 80 cc) e in generale più pesante e meno agevole da utilizzare risulterà la motosega.
Capienza dei serbatoi
Per quanto riguarda il serbatoio della benzina, quest’ultimo può vantare capacità diverse da modello a modello. Questa valutazione va fatta in sostanza in base all’utilizzo che si dovrà fare della motosega: se la si dovrà utilizzare per sessioni molto lunghe, un serbatoio più capiente della media potrà risultare utile perché aumenterà l’autonomia.
Diversamente se già si sa che la si dovrà utilizzare solo per potare uno o due alberi, la capienza del serbatoio del gasolio non avrà dunque molta importanza.
Lo stesso discorso potrà essere fatto per la capienza del serbatoio dell’olio; naturalmente quest’ultimo componente si consumerà in maniera più lenta e graduale rispetto alla benzina ma allo stesso tempo avere una serbatoio microscopico costringerà a fare rabbocchi di olio più frequenti.
Ed ora andiamo alle medie per quanto riguarda le motoseghe non professionali: per la capienza del serbatoio della benzina abbiamo una media che può andare da 0,25 l fino a 0,6 l e più.
Per quanto riguarda invece i serbatoi dell’olio, questi ultimi possono variare maggiormente e possono andare da 0,15-0,20 l fino a 0,4-0,5 l.
In ogni caso le motoseghe a benzina hanno il vantaggio, rispetto a quelle elettriche, relativo al fatto che non ci sarà bisogno di aspettare la ricarica: andrà solo fatto il rabbocco della benzina nel serbatoio qualora il carburante finisca nel bel mezzo di una sessione di potatura.
Rumorosità
Le motoseghe in generale sono tra gli utensili da giardino più rumorosi e ciò vale anche per le motoseghe a benzina che, almeno di solito, risultano più rumorose dei modelli elettrici. Si tratta comunque un dato da valutare se si dovranno eseguire lunghe sessioni in un contesto in cui è presente un vicinato. Può essere utile il dato relativo all’emissione acustica se è presente nella descrizione del prodotto o se inserito dal produttore stesso nella scheda prodotto sul sito ufficiale.
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